
Vedo le mie scarpe
Dall’alto
Dell’ osservatorio torrito
Come ho potuto dimenticarle
Con tanta leggerezza
E lasciarle giacere
Con occhi slacciati
A Monito
Di cosi’ tanti sentieri Incoscienti
di alte
E basse maree
Gremite di incubi oscuri,
cavedani baffuti e carpe
a pelo d’acqua
rapaci di caviglie
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