mercoledì 11 luglio 2007

Cosi’ si sta in bilico su questa lama di ghiaccio ed inquietudine , trampolino oscillante
Su una voragine di abisso ,di tremori e Sogni
inconfessabili
E ci si illude di non guardare
Al fondo dei nostri occhi fermi
lo sforzo di prodursi in immaginifiche figure ,
puri arabeschi di cristallo,
nel terso ossigeno d’inverno

ignorando a noi stessi il peso
che il trampolino piega
che irrigidisce i tendini

Ma celiamo il dolore ben serrato
calli decennali
geloni di cuore o cervello
in scarpe colorate o brillanti,
brillanti nella nebbia ,a segnare il passo ,
che altri ci vedano ,
ascoltino rumori ben calcati ,
a segnare righe nette
sulla brina

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