mercoledì 4 luglio 2007

Il popolo dei muri trascorre
con metodica navigazione,
ebbro di giovinezza ed oblio
atterrito nel buio alcolico
da ponte a ponte,
srotola la sua coda squamata
di drago acquatico dalle mille teste
Ha il volto dipinto per attraversare la notte Spavalda,
con passo sicuro
fende la brezza salmastra ,
e va succhiando il suo stesso alito
corrotto da umori ormonali
,d’umana gastronomia
il costume acconciato per la parata ,
pensieri ben sgombri,
sogni pronti a lievitare
in volubili fumi ,
amichevoli
incendi di carni
l’acqua gialla d’accanto lambisce il fraterno flusso
quieta sorvegliante
di tanta forza
potenziale d’esistenza e distruzione
inconsapevole
come un sorso di quell’ alcool di cui si contamina
di cui si oblia

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